un progetto di

Logo MIBACT

con il contributo di

Logo MIBACT

Terreferme Logo emilia 2012. il patrimonio culturale dopo il sisma

Torre dei Modenesi

Finale Emilia, Modena
Torre | Bene pubblico | Danno crollato

La storia

Realizzata probabilmente nel 1213, in seguito alla rifondazione del castrum di Finale ad opera del Comune di Modena, la torre dei Modenesi di Finale Emilia faceva parte delle mura della città, a nord del canale Naviglio.

Il primo documento che ne attesta l’esistenza risale al 1306, quando il Comune di Modena deliberò di apportare migliorie alle fortificazioni di Finale.

La realizzazione di una torre lignea denominata barbacane davanti a quella dei Modenesi e il loro collegamento con un ponte, porterà alla successiva evoluzione in una struttura difensiva fortificata che passerà alla storia come Rocca piccola.

Nel 1526, per concessione ducale, fu posto sulla torre l’orologio pubblico.
Al suo interno era custodita la più grande campana di bronzo di Finale, deputata ad avvertire la popolazione in caso di pericolo, come gl’incendi e le piene del fiume Panaro.
Nell’Ottocento la torre dell’orologio venne dichiarata monumento nazionale; negli anni sessanta del Novecento subì un importante restauro a seguito di un incendio sviluppatosi al suo interno.

 

Il post sisma

La notte del 20 maggio, data del primo sisma, ha visto crollare l’intera parte sommitale della torre dei Modenesi e circa due terzi della struttura restante. Ma è  con la seconda scossa del 29 che anche la parte ancora in piedi è collassata interamente.
I primi interventi adottati hanno avuto lo scopo di mettere in sicurezza ciò che era rimasto attraverso la rimozione delle parti murarie pericolanti e lasciando, come unico elemento superstite, il basamento della torre per un’altezza di circa 5 m.
Un attento lavoro di rimozione e catalogazione delle macerie, effettuato grazie all’impegno di funzionari, specialisti e volontari, ha consentito anche il rinvenimento di alcuni interessanti reperti archeologici.